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“E poi ci troveremo come le stars a bere del whisky al Roxy bar” cantava nel 1983 Vasco Rossi nella sua “Vita spericolata”.
Lo storico locale cantato e reso famoso dal rocker di Zocca ha chiuso i battenti il 17 Aprile 2014. La crisi economica che ha travolto tutto e tutti in Italia, non ha risparmiato il Roxy Bar.Il titolare del locale, Salvatore Giovinazzo, annuncia che ha deciso di gettare la spugna perché non riesce più a far quadrare i conti. «Ho fatto enormi sacrifici per comprare questo bar — allarga le braccia il titolare — ma ora non ci si sta più dietro». Il Giovinazzo aveva acquistato con grandi sacrifici il locale nel 2012, sotto la sua guida la crisi italiana è cresciuta in maniera travolgente tanto che neanche il Roxy ha retto ed ecco che arriva l’amara scelta.

I fan del Blasco che arriveranno a Bologna, sotto le due torri, con l’intenzione di andare a lasciare la firma sul muro del locale, lo troveranno chiuso e vedranno spenta l’insegna luminosa che indicava che lì c’era un locale reso celebre e indimenticabile.
Il Roxy Bar non è un posto qualunque. «Lo so che è un locale storico — si rammarica Salvatore Giovinazzo — un simbolo per Bologna, e lo avevo preso proprio per quello. Le firme sui muri ci sono ancora tutte e resteranno lì, sono intoccabili.”
Un pezzo di Bologna conosciuto in tutta Italia scompare.

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